PROVA Tesla Model 3: la regina delle elettriche
Tutte le risposte sulla elettrica di Elon Musk. Come si guida una vettura cha va da 0 a 100 km/h in 3 secondi? L'autonomia preoccupa? L'autopilot guida da solo? Quanto costa con l'ecobonus?
by Andrea RossiShare
Il mercato auto è in ripartenza. Ma che auto ha senso comprare in questo periodo? Una scelta sensata potrebbe essere la Tesla Model 3, regina delle vetture a propulsione elettrica per vendite e popolarità ma anche per concretezza, perché questa Model 3 vince e convince in quasi tutti gli aspetti.
COME SI GUIDA UNA ELETTRICA DA 520Nm DI COPPIA?
Partiamo con il raccontarvi come si guida e cosa si prova alla guida di questa auto. La Tesla Model 3 che abbiamo in prova è nella sua versione “Performance” caratterizzata dal doppio motore genera una coppia non dichiarata dalla Casa di circa 520 Nm, un dato incredibile e che al volante fa davvero la differenza. Le modalità di guida sono molteplici perché si possono abbinare le regolazioni della risposta dell’acceleratore a quelle della frenata rigenerativa, vera essenza della guida elettrica. Tralasciando quest’ultimo aspetto per un momento soffermiamoci sulle modalità “d’accelerazione”. La SPORT ci da tutto (o quasi) quello che questa Model 3 può offrirci. Il “quasi” tra parentesi è perché Tesla rilascia continuamente aggiornamenti software che incidono anche sulla potenza della macchina. Ad esempio, grazie ad un nuovo aggiornamento è possibile coprire lo 0/100 in meno tempo rispetto a quanto dichiarato nella scheda tecnica. Abbiamo detto dello 0/100 perché quando si parla di una Tesla si pensa subito a quello. Chiariamo, l’accelerazione pura non è l’unica peculiarità di queste auto ma è innegabile che sia un punto chiave, anche perché Tesla lo pubblicizza eccome. Il dichiarato è 3,4 secondi, la realtà (come potete vedere nelle video recensione) è intorno ai 3,0 secondi e girando su YouTube c’è chi, in condizioni particolari, con pneumatici nuovi, ecc è arrivato anche a 2,8. Insomma, che sia 3,4 o 2,8 poco cambia la sensazione è quella di una montagna russa del Luna Park, e non di quello alla periferia di casa vostra ma del migliore. Sensazioni simili su una termica sono difficili da provare, siamo, con tutti i se e i ma del caso a livelli vicini a quelli di una F1, ovviamente solo nello 0/100. Per il resto la modalità sport è utilizzabile tutti i giorni se vi piace “spingere” un po’ più del necessario ma, come diremmo per una termica, “beve” parecchio carburante.
E' la modalità soft, in accoppiata con la frenata rigenerativa settata al massimo potenziale che fa di questa Model 3 una vettura che ha davvero senso acquistare. Le prestazioni del dual motor vengono un po’ ridotte (accelerazione fa comunque meglio di qualsiasi termica mainstream) l’autonomia sale come anche il confort di guida. La regolazione soft+frenata rigenerativa ci porta anche a quella che abbiamo già detto essere l’essenza di questa Model 3, la guida elettrica ad un pedale. Basteranno davvero pochi minuti per capire che a bordo di questo tipo di vetture il freno non serve, se non in situazioni di emergenza e diventerà una sfida con voi stessi imparare a guidare di nuovo per rigenerare il più possibile al fine di aumentare l’autonomia.
Fatta questa doverosa introduzione nello spiegare le differenze tra le due modalità di guida che potremmo chiamare principali possiamo analizzare tutto il resto, a partire dallo sterzo che è stretto e preciso. Può essere anche questo settato su tre differenti versioni: SPORT, NORMAL e CONFORT, tutte e tre validissime a seconda dell’utilizzo che stiamo facendo della vettura. Forse anche il settaggio morbido risulta un po’ troppo duro, ma sono inezie che si notano solo la prima volta che si guida la vettura e che con un minimo di abitudine si dimenticano facilmente. Piccola pecca è forse l’angolo di sterzatura, forse un po’ ampio e che rende questa Model 3 poco agile quando deve muoversi nello “strettissimo”. La velocità massima è di 257km/h e la coppia “spinge” anche in autostrada e anche quando siamo già su velocità sostenute, questo (se non fosse per il discorso autonomia, che comunque approfondiremo più avanti) la rende un’auto perfetta per l’extraurbano visto che ci permette di fare sorpassi senza nessun tipo di problema.
Nella verione performance è presente anche la modalità Track che permette di regolare l’elettronica e il controllo di trazione per portare questa Model 3 in pista. Ad onor del vero l’auto sembra essere già abbastanza pronta perché anche nella guida in strada, spingendo un po’, l’elettronica si fa sentire scegliendo in ogni momento quale motore utilizzare con il posteriore sempre in prima linea e l’anteriore per aiutarci in curva o nello scatto “puro”. I pneumatici Michelin Sport S montanti sui cerchi da 20’’ sono una goduria se lasciati lavorare al meglio, ovviamente nella quotidianità risultano un po’ scomodi.
INTERNI ED ESTERNI: MINIMALISMO E TECNOLOGIA
Parliamo di estetica e nel farlo partiamo da una parola che è una delle chiavi di lettura di questa Model 3: minimalismo. All’interno la natura “pulita” di questa vettura è lampante visto che domina il solo display centrale da 15 pollici, orizzontale a differenza delle sorelle maggiori S ed X. L’abitacolo è totalmente spoglio, si controlla tutto, ma proprio tutto, con il display ed il sistema proprietario di Tesla che è basato su una distro di Linux e si rivela una vera e propria sicurezza in tutte le circostanze. Assenti per scelta Apple Car Play e Android Auto, sinceramente non servono e Tesla fa benissimo da sola. Per un approfondimento sul display e su tutte le sue funzioni vi rimandiamo al video.
Rimanendo sugli interni i sedili in pelle sono comodi e abbastanza avvolgenti, nulla in confronto a quelli della più “ricca” Model X ma sicuramente non ci si può lamentare. L’inserto in legno, che nasconde la lunga bocchetta dell’aria condizionata, non appesantisce l’abitacolo come anche l’utilizzo dell’alcantara nei profili delle portiere. All’interno si sta molto comodi in 4, ma si può viaggiare anche in 5, con qualche sacrificio. Gli esterni sono il frutto di un lavoro di limatura e di ricerca dell’aerodinamica, l’abitacolo è il vero centro della Model 3 visto che il muso è molto lungo ed il codone risulta quasi tagliato con il solo spoiler a dare un indirizzo di continuità alla smussatura del profilo superiore. In zona portiere e finestrini si notano delle piccole pecche di assemblaggio. Appena uscita la Model 3 era stata aspramente criticata sotto questo punto di vista ma a 3 anni dal suo debutto possiamo dire che Elon Musk sia riuscito ad aggiustare il tiro: non è una tedesca ma si difende piuttosto bene. Da segnalare anche la capacità del bagagliaio posteriore a doppio fondo e di quello anteriore per un totale di 425 L.
AUTONOMIA E RICARICA NON SONO PIU' UN PROBLEMA?
Tesla per questa Model 3 in versione Performance dichiara una autonomia nel ciclo WLTP di 530km. Un dato abbastanza realistico per chi sa come guidare queste auto ed è entrato in sintonia con il funzionamento della frenata rigenerativa. La ricarica, poi, non è più un grosso problema soprattutto se avete una Tesla vista la presenza dei Supercharger che ricaricano “da spavento” fino a 250kW e dei destination charger proprietari sparsi un po’ in tutta Italia vicino a punti di interesse. Per la ricarica a casa consigliamo l’acquisto di un connettore da muro che permette una ricarica, in Italia, fino a 7,4kW. Consigliato è anche il PowerWall Tesla per i possessori di villette per accumulare energia solare e non solo.
In tutte le città, ma le abbiamo trovate anche nei paesi di montagna più piccoli, sono presenti le colonnine elettriche dei vari operatori. Confrontare i consumi ed i costi di questa macchina con una dal motore termico è davvero complicato, diciamo che utilizzando la ricarica a casa si percorrerebbero l’equivalente di circa 53 km/l, mentre con una ricarica classica sulle colonnine a 0,33€ al kWh il consumo confrontabile sarebbe di circa 32 km/h. Una pecca dal punto di vista della ricarica è il blocco della corrente alternata a 11,41kW/h quando molte colonnine pubbliche supportano la ricarica di tipo 2 a 22Kw. Tesla sembra voler proteggere le sue vetture dalle ricariche dei concorrenti, provando a creare la sua rete proprietaria, ma per ora è solo una scomodità, che però non inficia sull’ottima esperienza d’uso e di autonomia di questa Model 3.
L'AUTOPILOT TESLA GUIDA DAVVERO DA SOLO?
Patiamo subito con il chiarire che allo stato attuale e alle nostre latitudini l’autopilot di Tesla non è un vero “pilota automatico”. La legislazione del nostro paese non permette alle vetture di Elon Musk di esprimere tutto il loro potenziale ma, comunque, l’esperienza ADAS a bordo di questa Model 3 è migliore rispetto a quella di qualunque altra auto. Il Cruise Control adattivo è semplicemente perfetto, ci si può fidare e grazie alle innumerevoli telecamere e radar ha una visione ed un controllo dell’ambiente circostante davvero incredibile. L’autosterzatura è un’altra sicurezza di questa vettura, ma le mani vanno sempre tenute sul volante pena un reminder da parte del sistema che ci chiederà di dimostrare di “essere svegli” applicando una forza sul volante.
Altra comodità è il sorpasso automatico in autostrada e l’uscita automatica con autopilot attivo e navigatore impostato sulla nostra destinazione.
APPLICAZIONE: TESLA FA MEGLIO DI TUTTI I COMPETITOR
Tutto il nostro mondo Tesla (o quasi) può essere controllato tramite l’applicazione che sostituisce anche la chiave di questa Model 3 che è una tessera, più sottile di una carta di credito. Tramite l’app possiamo accendere il condizionatore o il riscaldamento, controllare lo stato della ricarica, attivare la vettura, farla lampeggiare, suonare, aprire il bagagliaio anteriore e posteriore, insomma un po’ di tutto. Presenti anche le modalità “Sentinella” e “Valet”, con la prima che permette alla Model 3 di registrare ciò che avviene attorno a se quando è parcheggiata e la seconda che limita le funzioni o le prestazioni della vettura se per caso dev’essere utilizzata da qualcuno senza la nostra presenza, come ad esempio un parcheggiatore.
PREZZI E CONCLUSIONI. SI PUO' USARE L'ECOBONUS?
Questa Model 3 in versione performance ci ha davvero stupito. È concreta, sportiva, accelera da paura ma forse gli pneumatici sportivi sono un po’ troppo per la città. Le buche non vengono incassate al meglio e il confort di bordo ne risente. Nulla di trascendentale comunque, il silenzio a bordo e le sospensioni limitano i danni. Per acquistare il modello che abbiamo avuto in prova occorre sborsare 74.120€ comprensivo di autopilot alla sua massima espressione (anche futura) e del colore personalizzato.
Sono presenti anche due altre versioni si questa Model 3: l’altra Dual Motor Long Range, limitata nelle prestazioni per aumentare l’autonomia di una trentina di km e che costa 7000€ in meno e la Standard Range a singolo motore, che parte da 49.500€, può percorrere 409km, ha uno scatto da 0 a 100 km/h che si attesta intorno ai 5,6 secondi, non ha gli interni premium ma che con gli ecoincentivi può essere acquistata ad un prezzo veramente vantaggioso.