SBK, Dentro o fuori? Barcellona è l’ultima chiamata per Redding e Ducati

Scott arriva in Spagna con 36 lunghezze di distacco dalla vetta e con Rea che ha il coltello dalle parte del  manico, in pista debutta Folger

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36 punti da recuperare con tre gare ancora da disputare. È questo il quadro generale del Mondiale Superbike, che vede Johnny Rea e la Kawasaki davanti a tutti. Se il doppio appuntamento di Aragon doveva essere l’occasione da cogliere in casa Ducati, ad approfittarne è stato invece il Cannibale, che è uscito indenne dal territorio nemico. Anzi, è addirittura riuscito ad allungare nella classifica iridata, dal momento che prima del Motorland i punti di distacco tra i due erano di soli quattro lunghezze. Adesso sono invece incrementati.

Inutile però guardare al passato e piangersi addosso, dal momento che la priorità è rimboccarsi le maniche per provare a ripartire. Ecco quindi che Barcellona diventa l’occasione giusta per farlo. Sul tracciato spagnolo Scott vanta senza dubbio più esperienza rispetto a Johnny, peccato che i trascorsi in MotoGP facciano poco testo.

Sta di fatto che il portacolori Aruba è chiamato al riscatto, dal momento che se Rea dovesse mettere ulteriore fieno in cascina sarebbe praticamente finita con due soli round da disputare. Uno di questi è Magny-Cours, pista dove Rea ha sempre vinto e Scott mai corso prima d’ora.

Non andiamo comunque troppo in là con la mente, rimaniamo infatti concentrati sul presente. Di sicuro in Spagna ci aspetta un segnale forte in casa Ducati. Non solo da Redding, ma anche da Chaz Davies, ancora a secco di vittorie in questo 2020 e alle prese con la questione legata al rinnovo di contratto. Chi invece è riuscito a salire sul gradino più alto del podio è stato Michael Ruben Rinaldi, reduce  dalla prima vittoria in carriera in Superbike al Motorland.

A differenza degli altri team, c'è da dire che Go Eleven non ha preso parte ai test dello scorso luglio a Barcellona, mentre Michael sì, dal momento che era in pista con la versione stradale della Panigale V4. Proprio per questo motivo, il round catalano non sarà una scatola chiusa per il romagnolo. Un discorso che accomuna anche Honda e Yamaha, chiamate a invertire la rotta dopo l’ultimo appuntamento da dimenticare in Spagna. Ne sa qualcosa soprattutto Alvaro Bautista, finito a terra in entrambe le gare, ma anche Toprak Razgatlioglu, sprofondato nella classifica iridata a ben 96 lunghezze dalla vetta.

Insomma, di carne al fuoco sembra essercene abbastanza. E allora ecco anche un tocco di pepe, giusto per non farsi mancare nulla. A metterlo ci pensa Jonas Folger, al via della tappa catalana con la Yamaha R1 in qualità di wildcard. Non è l’unica new entry: ci sarà infatti anche Samuele Cavalieri, il quale prenderà il posto di Marco Melandri sulla Ducati V4 del team Barni.  

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